La Chiesa Parrocchiale

La facciata barocca progettata da Francesco Maria Richini nel 1642 è dedicata a S. Martino Vescovo di Tours. Nelle quattro nicchie della facciata troviamo le statue di S. Martino, S. Agostino, S. Ambrogio e S. Carlo. I bozzetti sono di Alfredo Sassi e risalgono all’anno 1942. Il portale di bronzo presenta delle formelle che riportano la vita di S. Martino. Uno dei promotori della costruzione della Chiesa fu Don Domenico Cazzulani.

Nel 1981 durante le opere di rifacimento del pavimento furono trovate le ossa di Don Cazzulani e parte della sua Corona del Rosario. Sulla parete di fondo è affissa la lapide che riporta l’anno d’inizio della costruzione (1642) e la data della consacrazione 21/08/1897 da parte di Mons. Angelo Maria Mantegazza. Nel 1896 sono stati aggiunti dei marmi policromi, le balaustre e l’altare. Successivamente, l’altare fu riconsacrato dopo il prolungamento della Chiesa voluto dal Card. Schuster nel 1937 e nel 1980 si rinnova il presbiterio con l’altare rivolto verso il popolo. La porticina del tabernacolo rappresenta l’Ultima Cena. Sono presenti quattro busti in rame argentato del XIX secolo contenenti le reliquie dei santi: S. Martino, S. Carlo, S. Ambrogio S. Barnaba. Ai lati dell’altare due vani custodiscono gli oli sacri e la reliquia della S. Croce del secolo XVIII. In alto nell’abside è posizionato un antico e grande crocifisso in legno sostenuto da angeli. Sulla parete dell’abside sovrastante il coro, tre tele raffigurano le virtù teologali: fede, speranza e carità (opera di Giordano Capelletti 1947). Negli anni 1937-1942 furono eseguite le vetrate dell’Abside. Il Battistero è stato completamente restaurato e ridipinto nel 1997 in occasione del centenario. La vasca battesimale in porfido è del XVIII secolo. La vetrata rappresenta il Battesimo di Gesù nel Giordano. Sopra ai 2 confessionali in legno di noce del XVIII secolo sono rappresentate 2 figure in altorilievo dello scultore milanese Cavagna: a destra S. Pietro pentito, a sinistra S. Maria Maddalena penitente. La cantoria è antica e l’organo del Moravia risale al 1834. Le 14 stazioni della Via Crucis sono una pregevole opera del Sabatelli eseguita nel 1860. A destra della navata c’è l’Altare del Crocifisso con tela del XVII che rappresenta il Crocifisso con il Card. Federico Borromeo e una devota. Ai lati sono affrescati i Profeti: Isaia e Malachia. La cappella di sinistra è dedicata alla Madonna Regina del Rosario. Il 21/08/1897 fu restaurata ed abbellita. In alto, vetrata di S. Giovanni Bosco, opera del prof. Carpi di Brera. Gli affreschi sulla volta rappresentano: Maria Bambini con i Genitori Gioacchino ed Anna; La visita di Maria a S. Elisabetta e Maria Incoronata regina tra il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Sulle lesene troviamo scritte litanie del Nome di Gesù. Nel 1934 la Chiesa fu ampliata e vengono aggiunte due chiesette laterali all’altare maggiore. Nel 1987 anno mariano, queste chiesette vengono arricchite di dieci vetrate, opera della ditta Grassi di Milano, che raffigurano la vita della Madonna.