I bambini, i ragazzi e i giovani sono da sempre al centro del ministero sacerdotale del Beato don Mario Ciceri: loro sono il futuro della comunità e per questo li cerca, li segue, li ascolta, li corregge e li consiglia. Il luogo privilegiato per l’accoglienza e l’educazione delle giovani generazioni diventa l’Oratorio al quale don Mario dedica tutta la vita. Lo rende decoroso e funzionale nella struttura abbellendolo e arricchendolo con statue, giochi, spazi adatti ad intrattenere piacevolmente la gioventù. L’Oratorio diventa sia luogo di preghiera e di maturazione spirituale che momento di svago e di incontro della comunità. In questa ottica il Beato don Mario fonda quattro Compagnie Teatrali e una Schola Cantorum; introduce la Messa dello Scolaro, ristruttura il Catechismo e cura meticolosamente gli Esercizi Spirituali e il cammino delle Vocazioni. Ai “suoi ragazzi” don Mario spiega l’importanza della cultura, della formazione professionale e degli studi fino a livello universitario per preparare un futuro migliore per tutti. Il giovane coadiutore non dimentica mai l’Oratorio di Veduggio dove è cresciuto e dove ritorna durante le pause dagli studi prestando il suo aiuto e il suo entusiasmo nell’accogliere e guidare i giovani. A Veduggio egli porta i ragazzi di Brentana per uno scambio di esperienze e consolidare l’amicizia tra i due paesi e il dialogo tra le due comunità. I giovani lo seguono e imparano a volergli bene e ,tramite lui, a conoscere Dio. Nell’Arcidiocesi di Milano i primi Oratori vengono istituiti tra la fine del 1500 e l’inizio del 1600 per volontà del Cardinale Federico Borromeo (1564-1631); ma la loro fioritura avviene, dopo alterne vicende, nel 1800 col sostegno del Cardinale Andrea Carlo Ferrari (1850-1911) che introduce gli Oratori Festivi. A Veduggio la prima struttura oratoriana è realizzata nel 1903 e consisteva in un grande salone sopra la Grotta della Madonna che accoglieva i ragazzi nei giorni di festa e durante le vacanze estive; i giochi all’aperto si svolgevano nel cortile della casa parrocchiale. Nel 1923 si costruisce un ampio fabbricato a se stante adibito a Oratorio e Asilo. Intorno agli anni ’40 si realizza un primo salone del cinema successivamente ampliato per rispondere alle esigenze del paese. Tra il 1974 e il 1976 viene attuata una radicale sistemazione degli edifici; è ristrutturato il salone del cinema che ora è adibito a spazio per le rappresentazioni teatrali e le cerimonie ufficiali. Il complesso prende il nome di “Centro Parrocchiale” e viene dotato di un nuovo bar che diventa il punto di incontro e di aggregazione dei ragazzi e dei giovani di Veduggio col nome di “Circolo Giovanile”.