La Grotta

LA DEVOZIONE MARIANA

Il Beato don Mario Ciceri è un uomo profondamente religioso e di grande fede. Dedica molto tempo e meticolosa cura alle pratiche religiose: la recita delle preghiere, la celebrazione della Santa Messa, la preparazione del catechismo, la formazione dei seminaristi e la frequenza agli esercizi spirituali. La sua relazione con Dio è costante e il suo tramite è la Vergine Maria. Il Rosario è la sua preghiera preferita e la Madonna di Lourdes, cui si rivolgono in particolare gli ammalati e i sofferenti, è la compagna della sua vita. Quando arriva nel 1924 nella parrocchia di Brentana dove è destinato come coadiutore, impegnandosi di persona in qualità di muratore, elettricista e imbianchino e con l’aiuto di volontari, costruisce una grotta uguale a quella di Francia e nella nicchia pone una statua di Maria a protezione dei giovani e dei parrocchiani. Questa grande devozione mariana lo porta a non dimenticare la Grotta di Veduggio nonostante svolga il suo ministero in un altro paese. Ogni volta che ritorna al luogo natale, la prima tappa è qui per ringraziare e implorare la Madre di Gesù. E alla Grotta di Veduggio porta spesso i ragazzi e i giovani di Brentana come in un pellegrinaggio particolare per rinsaldare l’amicizia tra la gente delle due parrocchie e per non dimenticare le proprie radici.

La storia dell’origine della Grotta di Veduggio è particolare. Nel Liber Chronicus della parrocchia si racconta che nell’agosto 1902 l’allora don Carlo Maria Colombo ( parroco dal 1894 al 1949) si ammala molto gravemente tanto da versare in fin di vita. Nel delirio il parroco ripete ossessivamente di essere andato a Lourdes, di aver bevuto l’acqua della fonte miracolosa, di essere stato avvolto in un lenzuolo bagnato della stessa acqua e di essere migliorato progressivamente fino alla successiva guarigione. Disperate le due sorelle decidono di andare in pellegrinaggio alla Madonna di Monguzzo visto che il parroco non può affrontare un viaggio fino a Lourdes, come è nei suoi desideri. Mentre le due donne fanno ritorno a casa, don Carlo all’improvviso si rimette in salute. Per riconoscenza il parroco si impegna a costruire in paese una Grotta simile a quella di Lourdes. Il 20 novembre 1903 iniziano i lavori che terminano i primi giorni di novembre 1904. Nel 1954 nel cortile della Grotta vengono collocati i quindici Misteri del Rosario, opera in bronzo dello scultore Giuseppe Siccardi (1883-1956). La particolare devozione alla Madonna è continuata nel corso del tempo ed è ancora viva nella comunità veduggese.

Il rumore fa poco bene, il bene fa poco rumore      (don Mario)